Pare che si possa fumare negli uffici. La notizia esclusiva che non ha
ancora trovato una conferma ufficiale, è esplosa come una bomba ad orologeria
pochi giorni fa con un lancio di agenzia riportato dalle principali testate
giornalistiche e dai tg di mezza Italia.
Proprio in questo momento numerose televisioni provenienti da ogni parte
del globo sono collegate in diretta con
la sede di una nota associazione del nord Italia dove è in corso un
esperimento antropologico senza precedenti: un gruppo di incalliti fumatori è
barricato da oltre quarant’ore in una stanza della sede ribattezzata “la camera
a gas” senza cibo, acqua e vestiti di ricambio (almeno l’igiene personale…) per
protestare contro le discriminazioni che devono subire quotidianamente.
Tutti loro sono fermamente convinti delle proprietà taumaturgiche del
tabacco e della nuvola di fumo generata dalla sigaretta per questo vorrebbero
convincere innanzitutto i riottosi colleghi che del fumo passivo fanno una
crociata (perché lo vogliono bandire!) per poi passare al resto del mondo. Nella “camera a gas” non esistono
limiti di sorta: è possibile fumare illimitatamente (a prescindere dal piano
tariffario in abbonamento o ricaricabile) e soggiornarvi per il tempo che si
ritiene necessario.
Le principali case produttrici di tabacco stanno seguendo con attenzione
e distaccato interesse questa incredibile iniziativa.
In questa sorta di “Grande Fratello dei senza filtro” sembra sia in
corso un’accesa discussione per stabilire regole certe e trasparenti (si fa per
dire). Come si dice dalle nostre parti ad ognuno il suo statuto. Non è ancora
chiaro (ci si ricasca sempre) il sistema di voto che verrà adottato per
eleggere il leader dei cameragassati
come qualche intrepido giornalista si è già spinto a definirli (nulla a che
vedere con i ferrarelliali sempre col piede in due scarpe ed i puristi levissiani).
Da indiscrezioni in nostro possesso sembra che una fazione molto nutrita
stia cercando di far passare il principio del proporzionale (tanti voti quanti
più pacchetti di siga consumeranno in
una giornata).
Questa singolare comunità costituitasi sulla base del principio di
autodeterminazione dei popoli, la prima vera decisione l’ha già presa: mettere
al rogo (gli accendini non mancano di certo) qualsiasi pittogramma che richiami
anche lontanamente il divieto di aspirare il gusto forte ed inteso di una
bionda.
Il loro addetto stampa di cui non possiamo fornire le generalità per
ovvi motivi di privacy diramando il primo comunicato ha reso noto che i
cameragassati sono pronti ad omaggiare tutti i colleghi non fumatori di maschere
facciali dotate di idonei filtri intercambiabili “perché il rispetto della
persona” – ha dichiarato testualmente – “viene prima di tutto il resto”.
Ogni riferimento a fatti realmente accaduti e/o a persone realmente esistenti è da ritenersi puramente casuale.
Ogni riferimento a fatti realmente accaduti e/o a persone realmente esistenti è da ritenersi puramente casuale.
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